Ultimamente, con tutte le calamitá causate da pioggia e neve, è risultato chiaro, quanto sono indispensabili i servizi di emergenza in Alto Adige, svolti in gran parte da volontari. In tanti luoghi della provincia migliaia di uomini e donne sono intervenuti per garantire il necessario per la vita quotidiana.
Sono esattamente 3.515 i volontari attivi della Croce Bianca, che collaborano in 13 diversi settori di lavoro, dal soccorso e trasporto infermi al Supporto umano nell’emergenza, alla protezione civile e al lavoro con i giovani. Tutti sono molto motivati a festeggiare il 5 dicembre la Giornata internazionale del volontariato assieme alla Presidente dell’associazione Barbara Siri.
Dall’inizio dell’anno fino al primo di dicembre i volontari dell’Associazione provinciale di soccorso hanno già svolto 841.405 ore lavorative. A fine anno saranno un milione di ore fatte dai volontari, come nell’anno scorso. È difficile definire quali grandi vantaggi questo straordinario lavoro comporti per tutta la popolazione altoatesina, dato che un servizio di soccorso in tutto il territorio del Sudtirolo senza il volontariato sarebbe quasi impossibile. Con le sue 33 sezioni la Croce Bianca e i ben organizzati First Responder garantiscono anche in luoghi remoti e difficilmente raggiungibili un soccorso veloce e professionale h 24.
La Presidente Barbara Siri è molto fiera, che nell’associazione collaborino tanti volontari giovani e di sesso femminile, dato che il 32% dei volontari hanno meno di 30 anni ed il 41% è rappresentato da donne. Una buona ripartizione delle risorse. “Che i nostri volontari rimangono mediamente quasi dieci anni con noi, ci fa ulteriormente piacere, perché dimostra che il loro impegno li motiva molto e nel tempo, che il loro lavoro è ben organizzato e si sentono a loro agio nella grande famiglia della Croce Bianca”, così il direttore Ivo Bonamico.
La Presidente Siri si rallegra di poter, ogni anno nuovamente, festeggiare questa speciale fedeltà dei volontari e, in particolare, che la Croce Bianca possa contare annualmente anche su nuove risorse umane e del fatto che sempre più persone riescono a trarre piacere dall’aiutare il prossimo in difficoltà.